Nulla è perduto, ma l’atteggiamento non è da Olimpia

La debacle di Atene è arrivata senza reazione da parte della formazione biancorossa
08.11.2014 16:18 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Nulla è perduto, ma l’atteggiamento non è da Olimpia
© foto di Alessia Doniselli

Un campanello d’allarme”, così Luca Banchi aveva commentato la sconfitta di lunedì ad Avellino. Ora sono diventati due e più pesanti: se la brutta prova in terra irpina poteva avere qualche attenuante (le assenze di Hackett e Moss ed un po’ di calo di tensione dopo Monaco), la disfatta di Atene è decisamente più preoccupante. C’erano uno palcoscenici più prestigiosi d’Europa, la squadra al completo (seppur non con tutti al meglio) e, se vogliamo, anche la necessità di riscattare proprio la battuta d’arresto in campionato.

L’approccio è stato, invece, identico a quello avuto contro la Sidigas e, a parte quell’illusoria rimonta nel secondo periodo (però con la coppia Diamantidis-Batista in panchina), la partita è scivolata via liscia, senza un minimo accenno di reazione da parte dei campioni d’Italia. A parte Moss, Samuels e, seppur non particolarmente lucido, Hackett, la squadra non ha mostrato quell’atteggiamento e quella grinta necessarie non solo per riuscire a competere, ma anche per evitare una brutta figura, non in linea con una delle formazioni con i playoff e le Final Four come obiettivo.

Mai così brutta l’Olimpia, nemmeno nella difficoltosa prima parte della scorsa stagione, quando erano arrivate un paio di sconfitte pesanti, ma non arrendendosi così, quasi senza lottare. Nonostante il record di 1-3, nulla è assolutamente perduto in Eurolega: anzi, i biancorossi sono ancora avvantaggiati per il quarto posto, visto il fondamentale successo di Monaco, però ora arriva davvero il momento in cui non si potrà sbagliare. Quattro gare su sei in casa, a partire dal prossimo impegno con il Turow. Sarà già un vero e proprio spareggio. Servirà la vera Milano.