L'EA7 chiude in crescendo, ma alle Top 16 servirà un passo avanti
L’obiettivo era stato già raggiunto una settimana fa, ma l’Olimpia ha chiuso il girone con un successo esterno, per concludere la prima fase con il 50% di vittorie. Esattamente come accadde un anno fa. Un buon cammino per la squadra biancorossa, considerando le rivali più accreditate e forti rispetto alla stagione regolare 2013/14, soprattutto perché arrivato in crescendo. Se nelle prime gare c’erano state le pesanti sconfitte con Barcellona e Panathinaikos, Milano ha vinto quattro delle ultime sei partite, con la possibilità di fare en-plein.
Il ko in terra spagnola è arrivato con più di un episodio dubbio, quello con il Fenerbahce a Desio lottando fino alla fine, nonostante l’infortunio di capitan Gentile. Dunque, la squadra di Banchi ha mostrato una confortante crescita sia come gruppo che come rendimento, avanzando nel corso della stagione. Nonostante i problemi di infortuni e scarsa condizione, dunque, questa edizione dell’EA7-Emporio Armani sembra un po’ più avanti rispetto a quella di un anno fa, che ebbe una crescita esponenziale solo con l’inizio dell’anno nuovo.
Il livello raggiunto, tuttavia, potrebbe non bastare nelle Top 16, dove verranno affrontate tutte squadre con grande esperienza europea ed almeno una delle favorite dovrà essere messa alle spalle, per ripetere il risultato dell’anno scorso ed andare ai playoff. Fu Daniel Hackett a dare la svolta nel 2014, portando i biancorossi dove pochi se li aspettavano in Europa, nel 2015 (almeno per ora) non sono all’orizzonte clamorosi colpi di mercato: così saranno i vari Brooks, Kleiza e James a dover trovare costanza di rendimento, per rimettere Milano nell’elite continentale.